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Con gli “Innovation Labs” del Master MAINS un viaggio nel futuro sempre più smart, connesso e a basso impatto ambientale

Publication date: 14.03.2014
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Il mondo sarà sempre più connesso e integrato, gli smartphone diventeranno utili per chattare ma anche per trovare con semplicità il parcheggio libero, far scoprire beni culturali nascosti, guidarci verso il dentista reperibile oppure agevolare la messa a punto di piccole reti energetiche – molto “smart” e altrettanto “green” – magari lanciate da imprese innovative, sostenute da sistemi “responsabili” di credito.
Sono questi alcuni scenari ipotizzati dagli “Innovation Labs”, le “palestre dell’innovazione” dove gli allievi del Master MAINS (Management, innovazione e ingegneria dei servizi) dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna si sono confrontati con i manager di grandi aziende nello studio e nello sviluppo di progetti che potranno essere attuati, in un futuro prossimo, portando forti benefici per la qualità della vita dei cittadini.

La presentazione dei quattri gruppi di lavoro, composti da allievi e manager nell’ottica della sinergia e della valorizzazione delle competenze, è avvenuta il 14 marzo durante l'"anteprima sul futuro”, ovvero durante la giornata dedicata agli “Innovation Labs”, che ha visto la partecipazione di Marco Frey, direttore dell’Istituto di Management del Sant’Anna e dello “steering committee” del Master; di Roberto Barontini che ne è il direttore; di Maria Betti, direttore dell'“Institute for Environment and Sustainability”, Joint Research Centre – European Commission. Sono stati poi presentati i quattro “Innovation Labs”: “City logistics & Smart mobility” coordinato da Telespazio; “Corporate Venture Capital – Innovation Funding” coordinato da Intesa SanPaolo; “Open Data” coordinato da Ibm - Telecom Italia; “Smart energy” coordinato da Selex Es.

"City logistics & Smart mobility", partner Telespazio. Dal parcheggio ai beni culturali, la città “intelliogente” a portata di smartphone. Considerando le tendenze verso la creazione di “smart communities” che diventano “regioni urbane”, caratterizzate tra l’altro da esigenze di mobilità cooperativa di persone e beni, l’obiettivo di questo laboratorio è analizzare la possibilità di attuare servizi informativi innovativi che facciano uso di terminali come smarthphone e tablet, mediante i quali fornire all’utilizzatore in movimento informazioni - relative a salute, turismo, trasporti - specifiche per la località in cui si trova o che deve raggiungere. In particolare, sono stati esaminati servizi quali trasporti pubblici e privati di merci e persone; parcheggi cittadini con gestione e mappatura per autoveicoli privati e piazzali sosta per pullman turistici. E’ stata inoltre valutata la possibilità di attuare una gestione dinamica dei varchi ztl e di fornire informazioni sulla salute, come guide per raggiungere strutture sanitarie specifiche in situazioni di emergenza oppure sui beni ambientali e culturali, guide interattive online per valorizzarli. Oltre gli smartphone e i tablet sono state prese in considerazione tecnologie abilitanti come mobile broadband e relative connessioni, nonché l’ntegrazione tra localizzazione outdoor (satelliti, reti terrestri) e indoor e l’uso di cartografia digitale, da satellite o di tipo convenzionale.

"Corporate venture capital & innovation funding", partner Intesa SanPaolo: il finanziamento che rischia ma sostiene le imprese “start up”. Il laboratorio analizza fonti e sistemi di “founding” (finanziamento) per sostenere le attività di innovazione delle aziende secondo modelli detti di “open nnovation”, quindi con particolare riferimento alle relazioni con le aziende che muovono i primi passi con idee forti in settori particolarmente innovativi, con strutture di investimento dedicate (“corporate venture capital”). Il gruppo di lavoro si concentra su evidenze di mercato derivanti da investimenti a titolo di capitale di rischio, a livello internazionale, con un confronto sul mercato Italiano.

"Open data", partner Ibm – Telecom Italia: più trasparenza e protezione civile più efficace. Numerosi paesi, fra i quali l’Italia, conducono progetti per arrivare a banche “open data” per rendere disponibili i dati in possesso delle pubbliche amministrazioni, così da trasformali in strumenti per aumentare la trasparenza delle attività di governo e in uno stimolo per contribuire allo sviluppo dell’economia digitale e dell’innovazione. Il laboratorio “Open data” si propone di analizzare queste opportunità considerando, ad esempio, l’utilizzo di questi dati nei campi della protezione civile, dello sviluppo del business da parte delle aziende e dello sviluppo complessivo di “smart cities”.

"Smart energy", partner Selex Es: energia da piccole reti, basso impatto ambientale, nuovi modelli di business. Il laboratorio vuole comprendere l'impatto presente e futuro della microgrid (sistemi elettrici collegati e gestiti anche in maniera locale, che di norma producono energia da fonti rinnovabili) attarverso l'analisi della regolamentazione, del mercato e dei modelli di business attuali nel settore energetico. Pur non essendo in grado di prevedere come sarà l’esatto futuro delle “smart grid” (piccoli sistemi elettrici) e delle sue specificità lungo la catena del valore dell'energia, il laboratorio sviluppa strategie per migrare verso un modello di business più attraente e sostenibile per proporre la diffusione di “microgrid”. Il gruppo di lavoro ha iniziato la sua analisi valutando con attenzione le normative italiane per individuare gli strumenti e i modelli più efficaci con i quali affrontare un progetto innovativo insieme alla pubblica amministrazione e a clienti privati​​. I modelli teorici che ne risulteranno, potranno essere "mappati" per indivuare soluzioni verso industrie “sponsor”, le quali potrebbero orientare la loro strategia per sviluppare prodotti che uniscano basso impatto ambienale, redditività e modelli di business innovativi.